I corridoi della morte
Le mummie venivano collocate in corridoi distinti in base a professione, sesso, status sociale.
Il nucleo più antico è costituito dal corridoio dei Frati Cappuccini, mummificati con indosso il saio, tipico vestito del loro ordine.
Vi è poi il corridoio dedicato ai prelati i quali conservano ricchi abiti sacerdotali.
Suggestivo è il corridoio delle donne, vestite con abiti ricamati e con cuffiette ornamentali sul capo.
In una cappella, detta del "Crocifisso", si trovano i corpi di giovani donne vergini.
Nel corridoio degli uomini riposano figure della borghesia emergente palermitana.
A metà di questo corridoio si può notare l’ultimo colatoio rimasto visibile.
C’è la cappella dei bambini e il corridoio delle famiglie (che raggruppa mummie della stessa famiglia).
Il corridoio dei professionisti conserva le mummie di medici, avvocati, pittori, ufficiali e soldati, tra i quali il pittore Velasquez, gli scultori Filippo Pennino e Lorenzo Marabitti e il chirurgo Salvatore Manzella.